UNA
GIORNATA “NELL’ALTRO MONDO” DEL MIO OMETTO
Devo confessare che, sin da quando l'ho lasciato
dopo l'inserimento, ho vissuto con crescente curiosità la vita del mio Federico
in quelle ore lontano da casa e dalle abitudini con mamma e papà. La scelta di
mandare Federico al nido è stata meditata in quanto la ritenevamo migliore
rispetto ad una tata (non potendo, ahinoi, contare sui nonni…); abbiamo scelto
il “Soldini” (avevamo visto anche molti altri nidi, anche privati) perchè la
giornata "nido aperto" ce l'ha fatto percepire come molto
professionale, curato e stimolante per i bambini. Di fatto, lasciare il proprio
bambino al nido è come accompagnarlo in un mondo tutto suo, senza la mamma ed
il papà che gli sono accanto. Lì ci sono altre persone, le educatrici ed il
personale della struttura, che hanno cura di lui, si occupano dei suoi bisogni,
lo coccolano, parlano con lui, lo seguono nei cambiamenti, lo crescono e gli
fanno scoprire tante cose nuove. Ciò nonostante tante domande restano sospese,
in attesa di risposta, nella mente di un genitore, quali ad esempio "come se la cava il mio piccolo quando io non
ci sono?"; domande che non possono trovare risposte esaustive, nemmeno
attraverso i colloqui con le educatrici. Io ho sempre sentito forte il bisogno
di conoscere ed essere coinvolta in quella parte della giornata in cui non sono
con Federico; non cerco un resoconto, ma voglio scoprire un lato diverso da
quello che conosco o immagino. Passare una giornata al nido insieme al mio
bambino è stato, quindi, un momento speciale: ho potuto sbirciare nell’ambiente
in cui vive tutti i giorni; è stata una forte spinta affettiva, di
confidenza, di voler conoscere l’altro suo spazio emotivo e fisico (diverso da
quello di casa); e ho potuto farlo partecipando alle attività del nido come
genitore, contribuendo con qualcosa di me. Non ho neanche chiesto a mio marito
se volesse partecipare al mio posto: la "giornata al nido" era un
momento per me e Fede; lo sognavo già dall'anno scorso e ora che è capitata l’occasione
non me la sono fatta sfuggire: ho preso il mio bel giorno di ferie e sono
andata! E’ stato bellissimo! Quando siamo andati via Federico mi ha chiesto “tornerai anche domani?” (non conta fosse
venerdì); ho risposto "no amore,
verrà un'altra mamma dobbiamo lasciare spazio a un'altra mamma per un altro
bimbo", … non era proprio convinto ... "TU?"…. "No amore,
questa è la tua avventura e racconterai a mamma ogni tua giornata quando
tornerai a casa…".
Caterina mamma di Federico
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